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Title: La versione armena del Martirio di Andrea e il suo rapporto con la tradizione manoscritta dell'originalo greco
Author(s): CALZOLARI, V.
Journal: Le Muséon
Volume: 111    Issue: 1-2   Date: 1998   
Pages: 139-156
DOI: 10.2143/MUS.111.1.525705

Abstract :
Il Martirio di Andrea (MartA) costituisce la sezione finale degli Atti apocrifi di Andrea (AA), un'opera scritta in greco probabilmente ad Alessandria nel II secolo dopo Cristo. Gli AA sono menzionati per la prima volta, insieme agli Atti di Giovanni e ai Vangeli di Pietro, di Tommaso, di Mattia, all'inizio del IV secolo da Eusebio. Nella Storia ecclesiastica, III, 25, il vescovo di Cesarea afferma, tra l'altro, che il pensiero e la dottrina di questi scritti sono in completo disaccordo con la vera ortodossia; li considera perciò fabbricazioni di eretici (αἱρετικῶν ἀνδρῶν ἀναπλάσματα) e conclude che essi devono essere decisamente rigettati in quanto assurdi ed empi (ἄτοπα πάντῃ και δυσσεβῆ). La condanna formulata da Eusebio inaugurò una lunga serie di strali, che colpirono gli AA così come altri Atti apocrifi degli apostoli, strali spesso fondati su pregiudizi e su parametri di valutazione dell'ortodossia del tutto estranei al periodo (II-III secolo) in cui furono scritti gli Atti apocrifi più antichi (Atti di Paolo, di Tommaso, di Pietro, di Giovanni), ivi compresi gli AA.

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