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Document Details :

Title: L'Expositio totius mundi et gentium e la politica religiosa di Constanzo II
Author(s): MARASCO, G.
Journal: Ancient Society
Volume: 27    Date: 1996   
Pages: 183-203
DOI: 10.2143/AS.27.0.632403

Abstract :
Fra i testi geografici dell’ epoca tardoantica risalta, per la messe d’informazioni che offre, soprattutto sulla vita economica del mondo romano, l’Expositio totius mundi et gentium. Il testo che ci è conservato, con ogni probabilità una traduzione latina di un originale greco, è opera di un autore nativo delle regioni orientali dell’ impero romano e dotato di una cultura limitata, forse un commerciante; esso dev’ essere datato sotto il regno di Costanzo II, che vi è ricordato come «sovrano del mondo» (dominus orbis terrarum), e il Rougé ha sostenuto con validi argomenti che fu composto e pubblicato fra il 359 e gli inizi del 3605. L’opera, per il suo interesse particolare verso le attività produttive e commerciali del mondo romano, è stata ampiamente utilizzata e studiata soprattutto sotto l’aspetto della storia economica; ma, a mio avviso, essa presenta anche altri motivi d’interesse, in particolare sul piano della politica religiosa, che sono stati del tutto trascurati. L’autore è infatti con ogni evidenza un pagano, come dimostrano i frequenti accenni alle divinità, alla loro immanenza e ai loro culti nelle città e il suo completo silenzio sul cristianesimo. Proprio questo interesse per i culti e la personalità dell’ autore, un individuo di condizione media sul piano culturale ed intellettuale, rendono a mio avviso di particolare interesse la sua testimonianza, che vale a gettar luce sulle reazioni provocate dalla politica religiosa di Costanzo II, imperatore cristiano, favorevole all’ arianesimo e fortemente ostile ai culti pagani.

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