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Title: I codici autografi del diacono Giorgio Metochites e la tradizione manoscritta delle sue opere
Author(s): SAMORÌ, Francesca
Journal: Revue des Études Byzantines
Volume: 80    Date: 2022   
Pages: 5-68
DOI: 10.2143/REB.80.0.3290896

Abstract :
Nonostante il ruolo importante che ebbe durante l’unione di Lione del 1274, il diacono del clero imperiale Giorgio Metochites (ca 1250-1328) risulta ancora oggi poco noto e studiato come personaggio storico e autore. Il presente articolo si propone anzitutto di indagare la tradizione manoscritta delle sue opere, affidata a quattro codici autografi e a sei apografi, mettendola in relazione con le vicende biografiche dell’autore. Dell’Historia dogmatica sono conservati tre autografi (Vat. gr. 1583, Laur. plut. 7.31 e Marc. gr. II, 8), mentre i tre scritti minori (De processione Spiritus Sancti, In Maximum Planudem, In Manuelem Moschopulum) sono custoditi in copia autografa nel Vat. gr. 1716. La ricostruzione dei milieux culturali e sociali in cui questi manoscritti vennero prodotti, conservati e tramandati si riallaccia a personaggi chiave nella storia dei rapporti fra le due Chiese, come il domenicano Filippo Incontri di Pera, il cardinale Bessarione e l’erudito seicentesco Leone Allacci.



In spite of the role that he played during the so-called Union of Lyon of 1274, the deacon of the imperial clergy George Metochites (ca. 1250-1328) has been very little studied both as an historical figure and an author. This paper offers a detailed survey of the manuscript tradition of his works, which consists in four autograph manuscripts and six later copies. Three autographs of the Historia dogmatica are preserved (Vat. gr. 1583, Laur. plut. 7.31 and Marc. gr. II, 8), whereas the remaining autograph, Vat. gr. 1716, contains Metochites’ minor works (De processione Spiritus Sancti, In Maximum Planudem, In Manuelem Moschopulum). The manuscript tradition of the works of George Metochites is related to some of the most important figures in the history of the relations between the Byzantine and the Roman churches, i.e. the Dominican friar Filippo Incontri of Pera, cardinal Bessarion, and the 17th-century scholar Leone Allacci.

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